Cenerentola
Ecco Cenerentola tra la cenere del suo caminetto. Il mondo intero sembra avercela con lei ma essa stessa ignora che in realtà tutto quello che le succede le viene in aiuto dalla Provvidenza affinché a poco a poco possa imparare a non avere paura di niente e di nessuno. Va bene, lo so che non ci credete e pensate che sono le solite cazzate delle fiabe ma questo è un problema vostro, eh! eh! Io racconto solamente la storia.
Ma che bella famigliola!
Simpatica la matrigna. Poi non parliamo di quel capolavoro di intelligenza che sono le sorellastre. A guardarle bene mi sembrano i tipi che ho incontrato in Germania, quelli che allevavano i cavalli. O erano i cavalli che allevavano loro, non ricordo bene. Comunque, questa storia mi ricorda quelli lì e io mi vedo, povero cenerentolo della situazione, senza le tette ma con la barba.


Che stanchezza!
Le mie gambe non reggono più!
E le mie mani sono tutte increspate!

Devo dormire, altrimenti domattina
non farò in tempo a servire
le mie care sorelle.

Si, è proprio un sonnellino
quello che ci vuole!

Ora devi sapere che nel mio cuore
alberga molta carità
ed è per questo motivo che ti ho dato
la possibilità di guadagnarti da vivere in questa casa.

Se non ritieni adeguata codesta opportunità,
là c’è la porta e potrai andartene nel bosco,
come un animaletto selvatico
senza mai più tornare!!!

In caso contrario... dovrai lavorare e darti da fare,
perché in questa casa è proibito oziare!
Va e non fermarti finché è notte!

Accade,
accade solo se lo vogliamo!

Ora dovrai sentirmi bene mia cara!
Andrai anche tu al ballo:

per carrozza avrai una zucca
e per cocchiere un coniglio,
mentre i tuoi cavalli saranno due topini.
Sei contenta?

Dolce fanciulla, prima d’ora
non vi avevo mai notata!

Non appartenete al mio regno!
Venite da molto lontano?

ANASTASIA: Che magnifica serata!
Il principe non aveva occhi che per me!

GENOVEFFA: Ma no, cosa dici?
Non ti sei accorta che il principe
ha voluto ballare solo con me?

ANASTASIA: Ha voluto ballare solo con me!

GENOVEFFA: Non è vero,
tu gli hai pestato un piede
ed il poverino ha trovato rifugio
tra le mie braccia!

ANASTASIA: Se io gli ho pestato i piedi,
tu ti sei buttata addosso a lui!
Che figura! Sembravi un sacco di patate!

GENOVEFFA: Sei la solita bugiarda!
Io ho classe da vendere!

ANASTASIA: Peccato
che nessuno vuole comprarla!
Ah... ah...ah...

PRINCIPE: Eccomi qua anima mia!

ANGELICA: Mi amerai per sempre?

PRINCIPE: Per il resto dei miei giorni!

Tutto è bene quel che finisce bene, ma... non trovate anche voi che Cenerentola era più sexy vestita con i vecchi panni?

Mi vien da pensare che più che una Cenerentola vestita da principessa, preferirei una principessa vestita da Cenerentola.

Adesso il contastorie ha veramento finito di dire tutto (o forse no?!).